Sciabordio di pioggia su asce che spaccano il legno di porte di una fortezza inespugnabile.
Urlà agonizzanti che non mi accorgo che vengono dalla mia stessa gola.
E lo squarcio si staglia
in un fiume di sangue e dolore.
Questa è la colonna sonora che ha accompagnato volente o nolente la mia vita, e mi accompagna ancora, nonostante il sorriso riverbera ancora in mezzo alle mie guancie e il mio volto da bimba eterna sfavilla innocente. L'innocenza non fa più parte di me ormai.
Ovunque sono andata, ovunque andrò io sono io.
Mi sono maltrattata e fatta maltrattare tante volte.
Ho lottato sempre con me stessa e contro gli altri.
Mi sono odiata e mi sono amata.
E sono cambiata e maturata fino ad ora.
Ma mai...mai ho smesso di essere fiera di essere me stessa.
E mi mostrerò sempre così agli altri, senza maschere, perché non riesco a farne a meno. Anche volendo trattenere la mia indole, essa esplode lo stesso, senza che ci possa fare nulla.
Ed è la cosa più bella che adoro di me.
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