sabato 15 gennaio 2011

Il Testamento


Quando la morte mi chiamerà
forse qualcuno protesterà
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in eredità
non maleditemi non serve a niente
tanto all'inferno ci sarò già

ai protettori delle battone
lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana

voglio lasciare a Bianca Maria
che se ne frega della decenza
un attestato di benemerenza
che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto
con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto

sorella morte lasciami il tempo
di terminare il mio testamento
lasciami il tempo di salutare
di riverire di ringraziare
tutti gli artefici del girotondo
intorno al letto di un moribondo

signor becchino mi ascolti un poco
il suo lavoro a tutti non piace
non lo consideran tanto un bel gioco
coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro

per quella candida vecchia contessa
che non si muove più dal mio letto
per estirparmi l'insana promessa
di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati

quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà

se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto un tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore

a te che fosti la più contesa
la cortigiana che non si dà a tutti
ed ora all'angolo di quella chiesa
offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone
canto il dolore della tua illusione
a te che sei costretta per tirare avanti
costretta a vendere Cristo e i santi

quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà

cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore si muore soli
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli.

Fabrizio De André

sabato 1 gennaio 2011

La Wicca, cos'è?



La Wicca è la religione delle streghe, una religione che si concentra attorno al rispetto della Natura nella quale vengono riconosciuti il Dio e la Dea.
Molte delle tecniche Wiccan sono di origine sciamanica, quindi può di buon grado essere definita come una religione sciamanica, anche se oggi sono state abbandonate le dure prove del dolore, e l'uso di allucinogeni in favore di canto, meditazione, della concentrazione, della visualizzazione, della musica, della danza della invocazione e del dramma rituale. Con tali tecniche spirituali la strega raggiunge uno stato di concentrazione e di elevazione spirituale.
La Wicca insegna che la Natura include uno spettro di stati mentali e spirituali, dei quali molti di noi ignorano l'esistenza. Un rituale Wiccan efficace consente infatti si scivolare in questi stati consentendoci la comunione con la Dea e il Dio.La wicca non vede le divinità come entità distante, al di sopra della realtà sensibile. La Dea e il Dio sono immanenti, sono entrambi dentro di noi e si manifestano in tutta la Natura. Non vi è nulla che non sia degli Dei. Si può dire quindi che la Wicca aiuti chi la pratica nella comprensione dell'universo e del proprio posto in esso. I templi wiccan sono i prati fioriti, i boschi, le foreste una spiaggia , ogni volta che un wiccan si trova all'aperto è circondato dalla divinità.
Vengono venerati il Dio e la Dea , dualisticamente (anche se non in tutte le correnti wicca) e tenendoli in eguale considerazione , essi sono affettuosi e amorevoli e non distanti ma presenti in natura.Come altre religioni anche la Wicca crede nella reincarnazione la spirale è simbolo di nascita e continua rinascita come in un vortice eterno.
Come altre religioni inoltre la Wicca utilizza magia religiosa. Attraverso la preghiera alle divinità espandiamo la nostra concentrazione proiettando all'esterno le nostre energie e col tempo facciamo esaudire le nostre preghiere.
Questo è un tipo di magia che muove energie naturali per provocare un cambiamento necessario. Per benedire luoghi rituali, per migliorare noi stessi e il mondo in cui viviamo.
La Wicca è una religione che abbraccia anche la magia, se state cercando di praticare magia la wicca non è la risposta adatta a voi.
Il punto focale della Wicca è una unione gioiosa con la Natura (non esistono dei malvagi a cui addossare le colpe dei nostri fallimenti, il wiccan è responsabile delle proprie azioni, che sono in armonia con i propri ideali), una fusione con gli Dei e le Dee e le energie universali che hanno creato tutto ciò che esiste.
La Wicca è una personale e positiva celebrazione della vita

 



Il Rede Wiccan
(trad. di Lupa)


In totale fiducia e amore,
la legge Wiccan devi seguire.
Vivi e lascia vivere,
leale nel dare e nel ricevere.
Quando tre volte il cerchio hai tracciato,
il male al di fuori è confinato.
Il tuo incantesimo è sigillato,
se con la rima lo hai legato.
Lo sguardo sereno, leggero il tocco,
ascolta molto e parla poco.
In Deosil, se la Luna sta crescendo,
la Runa delle Streghe vai cantando.
In Widdershins con la calante Luna,
del bando canta la Runa.
La Luna nuova onora,
baciando due volte la mano alla Signora.
Per avere buona Fortuna,
esprimi i desideri quando è Piena la Luna.
Se il vento del Nord porta tempesta,
abbassa le vele e in casa resta.
Se il vento dal Sud soffierà,
l'amore sulla bocca ti bacerà.
Se il vento dall'Ovest si è alzato,
non trova pace chi è trapassato.
Da Oriente il vento porterà
aria di festa e novità.
Nove ceppi nel calderone porrai,
veloce e piano li brucerai.
Il Sambuco sia l'albero della Signora,
non bruciarlo o maledetto tu sia ora.
Quando la ruota comincia a girare,
i fuochi di Beltane inizia a bruciare,
quando la ruota a Yule giungerà,
accendi il ceppo e il Cornuto regnerà.
Una pietra nella corrente è lanciata
da chi desidera verità svelata.
Dalla Signora tu sia benedetto,
se fiori e selva tratti con rispetto.
Quando è vera la tua necessità,
non badare all'altrui avidità.
Se con lo stolto il tuo tempo hai buttato,
fra i suoi amici sarai annoverato.
Alla Legge del Tre devi badare,
tre volte nel bene, tre volte nel male.
Quando la sfortuna ti segna
una stella blu sulla fronte disegna.
In amore sii sempre vero,
se vuoi che il tuo amante sia sincero.
Della Wicca il Rede è uno:
"Fai ciò che vuoi, finché non nuoce a nessuno!"



Il Rede Wiccan, ossia le linee guida morali per il comportamento di chi segue questa religione, esiste in diverse forme, a seconda della tradizione o della congrega che si voglia esaminare. Le differenze tra queste forme sono però di dettaglio, laddove la sostanza consiste nella formula, uguale per tutti, “An it harms none, do as thou will”, tradotta in italiano con “Se non fa male a nessuno, fa ciò che vuoi”.


Questa espressione è tuttavia elementare solo in apparenza, e molto spesso trae in inganno il lettore superficiale che la interpreta con “fai come ti pare”, questo in seguito anche ad una certa ambiguità della lingua italiana. Vale pertanto la pena di esaminare con un po’ più di attenzione il Rede: cominciamo dalla prima parte:
-“Se non fa male a nessuno”. Questa frase va intesa nel modo più esteso possibile, vale a dire dobbiamo parlare di “male” in senso non solamente fisico, ma anche psicologico, psichico e spirituale; parimenti nessuno deve essere considerato un termine inclusivo non soltanto di altre persone, ma deve comprendere sé stessi, gli animali, le piante, l’ ambiente che ci circonda, dal momento che noi riconosciamo la presenza del divino in ogni cosa. Questo rende evidente come sia impossibile seguire alla lettera il Rede sempre, dal momento che la nostra vita dipende comunque da una serie di morti, dal momento che dobbiamo nutrirci. L’ invito quindi è ad essere sempre attenti alle responsabilità che ci assumiamo con le nostre azioni, sapendo che ciò che facciamo ci ritornerà moltiplicato per tre,per il bene e per il male.
-La seconda parte dice “fa ciò che vuoi”. Questo vuol dire una serie di cose: innanzitutto fa, ossia agisci. Nessuno può fare i tuoi compiti a casa: se vuoi che un qualche cosa accada nella tua vita, devi rimboccarti le maniche e darti da fare. L’ ultima parola è “vuoi”: il termine inglese, will, è più preciso, in quanto indica esclusivamente un atto di volizione, un thelema in atto, quindi non “come ti pare”, ma “come la tua volontà decide”. Inoltre la seconda persona singolare indica esattamente “come TU vuoi”: questo significa che innanzitutto bisogna che ciascuno di noi sappia esattamente che cosa realmente vuole, per poter mettere in atto le azioni necessarie a conseguire l’ oggetto della volizione e assumendosi le responsabilità relative a queste stesse azioni.


Ed in un mondo di persone confuse, stordite da messaggi dei media che cercano di creare sempre nuovi bisogni ed in cui la principale occupazione di ciascuno è cercare di non assumersi responsabilità non è una cosa da poco.
Vivere secondo il Rede vuol dire invece confrontarsi ogni giorno con sé stessi, scrutare a fondo nel proprio animo per scoprire che cosa è che realmente vogliamo in questa vita, che cosa dobbiamo fare per ottenerlo e quali sono le responsabilità che dovremo fatalmente assumerci per arrivare dove vogliamo, ossia, in breve, significa vivere in maniera consapevole, persone che camminano con una meta in mezzo a tanti che brancolano nel buio.



Fonti   www.wicca.it

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