domenica 26 giugno 2011

Bastano poche pagine di un vecchio libro mai riaperto...





Senza amore di giorno e senza una lacrima di notte. E' così che consumava la sua vita ormai. Attimo dopo attimo come i morsi dati con la foga di un cane affamato ad un pezzo di carne, solo che lei voleva ingoiare i pezzi di carne con disperata amarezza perchè finissero al più presto, perchè viveva intrappolata in un quadro di angoscia. Immortalata e immobile appariva con lo sguardo perso nel vuoto e torvo aspettando che il dolore prendesse il sopravvento, attraverso i violenti colpi di pennello di un esasperato artista che esprime con tutte le sue lacrime la sua perenne schiavitù.

Devi resistere, tieni duro.

Le diceva la testa. Ma il cuore era ormai straziato dalle sferzate.
E non sapeva quanto ci sarebbe voluto per guarire tutte quelle ferite.

Sangue, quanto sangue nel suo passato. Lei era nella stanza, raggomitolata su sé stessa in un angolo buio. La cascata di capelli d'ebano le nascondevano il viso ormai bagnato di straripanti lacrime ripetitive. Le mani sulle orecchie per coprire le voci che le giravano nella testa, e nel tentativo di spegnere la sua stessa voce. La pazzia la stava guidando sull'orlo dell'oblio e l'oblio le aveva fatto compagnia insieme al dolore, mentre il dolore teneva strettamente per mano la rabbia.

Questa immagine di sè stessa, seppur fosse rimpicciolita nel suo subconscio più nascosto, sapeva che viveva con lei, sapeva che quella parte straziata da quell'antico dolore atroce, viveva e continuava a persistere con lei.  Si era mentita spudoratamente, ma l'aveva fatto per salvarsi dalla morte, e ci era riuscita!

Ma ci era riuscita anche perchè sapeva di poter vincere. Sapeva che c'era ancora speranza. Ma una speranza certa. Non una mera credenza in un esito utopico che non sarebbe mai potuto esistere.

Tutto quell'universo di emozioni lo ritrovò nelle pagine de l'Intervista col Vampiro di Anne Rice del 1975. Ma prima ancora di quello, l'estate scorsa con il terzo volume della stessa autrice, La Regina dei dannati. Tutto ciò che sentiva era lì. Quel libro descriveva la bufera di emozioni , di sentimenti, di tormenti, di alterazioni, di disperazioni, di commenti, di accettazioni dell'Io, ripensamenti, di obblighi, di pianti che costituiva tutto ciò che vorticava nella sua testa.

Dopo di che non ce la fece più.

Ne aveva abbastanza di quel vortice disperato, fatto di rabbia e di frustrazione, voleva qualcosa di leggero, di colorato che fosse diverso da tutto ciò che fino a quel momento le aveva riempito il cuore malevolmente come l'acqua in un bicchiere stracolmo.
Voleva salvarsi dall'affogare in quel bicchiere troppo stretto. E così, prese qualcosa, che aveva dimenticato. Qualcosa che apparteneva alla ragazzina che fu tanti anni fa e che volle dimenticare, perchè in realtà, quella ragazzina la disprezzava.

Ma quel giorno no. A volte viene il momento in cui si mette da parte tutta la rabbia - e viene praticamente naturale - e questa lascia posto alla calma e ad un - non più disperato ma - sincero, allegro, sorridente bisogno di riconciliarsi con chi si ha litigato.
Ebbene, lei aveva litigato con quella bambina. Non aveva messo in pace se stessa.
Fino ad allora.

Questo qualcosa, era un libro. Uno di quei libri che spesso leggeva cinque anni fa.
La trilogia completa delle Cronache del Mondo Emerso.
Era arrivata a metà del secondo libro.  E ancora non aveva finito di leggere un capitolo le cui ultime pagine erano rimaste in sospeso per anni con una promessa che non si realizzava mai, per un motivo o per un altro.
Ma che importava. Ormai era lì, e lo stava leggendo.
Strano. Erano soltanto sette pagine che rimanevano di quel capitolo. All'epoca le erano sembrate tante. E si stancò subito, non solo perchè le pagine sembravano tante, ma perchè ormai riteneva il fantasy troppo lontano dalla realtà.

Ma quando riscoprì, diventando mezza adulta, il mondo dei vampiri, degli elfi, delle sirene, dei licantropi, e sapendo orientarsi con abilità e con maturità tra quelle che erano le storie di qualità e non, si rese conto che il fantasy era morto in lei, perchè era morta la fantasia.

E la fantasia non deve mai morire. Mai.
Si ricordò del perchè le piaceva leggere Licia Troisi. Si ricordò perchè adorava Xena, la serie tv. Perchè rappresentavano tutto ciò che lei era sempre stata. Sia in questa che nella vita precedente.
Lei era una guerriera. Lei poteva vincere quest'inferno perchè era una guerriera. Sapeva di esserlo. E sapeva di essere identica a tutte le protagoniste che studiava con vorace interesse nelle storie fantasy.
Si sorprese scoprendo da dove avesse preso, come un figlio prende dal padre, il coraggio, e la forza e la fiamma ardente della vita.
Nihal, della Terra del Vento, aveva sempre vissuto in lei. Era come lei.
Xena era presente nella sua tenacia e nella sua caparbietà.
Dubhe era oscura come lei, perchè sapeva che entrambe avevano in comune lo stesso inferno.

E guardandomi allo specchio, vedendo ciò che vedeva lei, comprendendo poco a poco, che se alzavo io il braccio, con sincronia lo alzava anche lei, mostrai il mio volto a quella figura e lei mi mostrò il suo.

A quel punto realizzai che quella ragazza imprigionata nella stanza, non potevo essere che io.



mercoledì 22 giugno 2011

_)O(__*Litha*__)O(_


Litha. Il Solstizio d'Estate. Si festeggia il 21, 22 giugno e qui, come a Samhain il Mondo Magico e il Mondo Terreno si avvicinano. Questo giorno è il più lungo di tutto l'anno e gli spiriti insieme alle fate danzano insieme ad Oberon e Titania in una festa dionisiaca ed edonistica nella quale le streghe e le energie naturali sono in perfetta sintonia tra loro.


Ecco come una nostra cara amica wiccan ci illustra Litha: parliamo di Silver Raven Wolf.




"In questa data le Streghe celebrano la forza del Dio, in tutto il suo splendore e la sua passionalità. Il Dio raggiunge il suo culmine in questo momento. Essendo una festa del fuoco, il Solstizio d'Estate può includere il falò fatto con i nove tipi di legno tradizionali. Il Re Quercia e il Re Agrifoglio, che hanno già lottato a Yule, combattono di nuovo. Questa volta vince il re Agrifoglio, che regnerà fino al prossimo Yule. In questo periodo le Streghe preparano amuleti solari protettivi, per proteggere la famiglia e altre cose tradizionali. Le piante sacre, come nella tradizione druidica, raggiungono qui il loro culmine magiko, e le streghe si dedicano alla raccolta delle erbe.
I familiari e gli animali domestici occupano un posto d'onore durante questa festa, e le Streghe fanno entrare i loro animali domestici nel cerchio magiko perché ricevano benedizione e magia protettiva."


Penso, ci farà comodo un'altra citazione, l'ho presa da un'altro sito, ma non ricordo se è di Scott Cunningham ciò che c'è scritto.
Comunque sia vi dò il link.


http://fiabedifate.altervista.org/FavoleMitiLeggende/CalendarioCeltico.htm




"Detta anche Mediosaminos o Litha. La data esatta della antica festività celtica coincideva sicuramente col solstizio del 21 giugno (la notte più corta dell'anno) ma oggi molte celebrazioni popolari sono state spostate al 24 (notte del 23) in coincidenza con la festa di San Giovanni Battista... Come Samhain, Litha è un altro giorno in cui i confini tra i mondi sono sottili, quando i mortali hanno strane esperienze e quando le fate si adunano per le valli. Questo è il perchè Litha è il mese "aggiuntivo" del calendario Anglo-Sassone, aggiunto ogni anno per portare i mesi lunari in linea con l'anno solare. La caratteristica di Litha di essere un "giorno fuori dal tempo" è molto diversa da quella di Samhain. Litha ha le qualità al contrario ; cioè le cose sono spesso ribaltate o confuse (es. le candele sono messe a galleggiare sull'acqua e si esprimono desideri su queste). "


Sappiate, comunque, che non intendo mettervi il cucchiaino in bocca.
Se volete conoscere la Wicca, e vi interessa veramente dovrete cercarle voi le informazioni che dovete sapere.
E' la prima cosa che una strega deve fare.

Osare,
Conoscere,
Volere,
Tacere.

Questa si chiama 'La Piramide delle Streghe'.
Buon Cammino.


E Buon Litha!





domenica 19 giugno 2011

Ebbene, sono ritornata.




Eccomi qui. Vi sarete chiesti che fine avessi fatto da qualche mese a questa parte.
Non avevo molto tempo a disposizione per scrivere, così ho trascurato un po' il blog.
Poi ho avuto dei ripensamenti, ovvero, volevo eliminare il blog, perché si stava incacagliando tutto. Il contatore non si vedeva più, l'ipod stava perdendo tutte le canzoni...e poi ho iniziato a pensare che qualcuno prima o poi avrebbe fatto copia-incolla dei miei racconti e li avrebbe spacciati per suoi.
Finita la scuola, internet è tornato ad occupare un quarto della mia vita e così un po' su Facebook, un po' di là, un po' di qua ho chiesto se valeva la pena continuare a mantenere il blog o meno e molti mi hanno detto che era un peccato chiuderlo.
Così, eccomi qua.
Sto continuando il racconto di Vincolo di Sangue su Word, sto organizzando un romanzo a più mani sul gruppo di Artisti Incompresi online, sto scrivendo un mio diario personale...ho una vita letteraria molto attiva in effetti.
Per non parlare della vita sentimentale. Sorvoliamo, come fanno le aquile!



Dunque, mio gentile pubblico che non esiste, continuerò a scrivere, soprattutto in questo momento che ne ho una gran voglia! E non preoccupatevi che ne avrete di pagine e pagine da leggere!

Beh...del resto anch'io. Ho quel brutto vizio di accavallare i libri che sto leggendo.
Ho quasi finito Intervista col Vampiro di Anne Rice, ma non ho resistito alla tentazione di aprire già i primi capitoli di 20000 leghe sotto i mari di Jules Verne!!!
Dopo mi aspettano: Scelti dalle tenebre, Il sogno di una notte di mezz'estate, La dodicesima notte, I racconti di Necronomicon di Lovecraft e ancora, Le Nebbie di Avalon, e non dimentichiamo che devo completare la biografia di Che Guevara!!!
Ho un bell'elenco...che può continuare all'infinito, aggiungerei.



Come fa la gente, dico io, a non interessarsi alla lettura?
Oddio, mi sono espressa male, non parlo della gente in generale, parlo dei ragazzi. E' bellissimo poter immedesimarsi nelle scene del racconto, immaginandosi ciò che accade lettera per lettera, scorrendo implacabilmente gli occhi sui righi neri della carta bianca. Puoi vedere tutto con gli occhi della mente. E questa è una cosa che molti hanno dimenticato. La fantasia. Quasi nessuno riesce a sprigionare la propria fantasia. Molti l'hanno persa quando sono cresciuti, chiudendo il proprio cuore e adattandosi alla società che ci circonda limitandoci ad essere amareggiati dalla realtà che vogliono metterci davanti agli occhi, con dei limiti, con dei confini. Non ci devono essere confini per una mente umana. E' questa la nostra capacità che nessun altro essere vivente ha. Perchè dobbiamo reprimerla? Perchè dobbiamo buttarla via come se non avesse valore?
Io non vivo senza fantasia. Senza la voglia di sognare. Sognare è gratis. Non costa niente.
Cosa ci costa? Poi si sa...si deve sognare, non con moderazione, ma con criterio. Ecco, questa è un'altra cosa che manca a tanti. A troppi.

Vabè sto dilagando... ma, sapete, questa è una cosa che mi fa rabbia. Perché non sopporto le persone che dicono 'No, questo è così, punto.'...si sbagliano di grosso.



Bene, dunque, Gentile pubblico che non esiste,
io ora me ne vò,
ma se vi capita di sentirmi le parole sopracitate,
fatemi il favore di darmi una padellata in testa.
A tutti voi una serena e illuminata giornata di giugno,
e aspettatevi altri capitoli!




Fasi Lunari...)O(

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