lunedì 12 settembre 2011

Nostalgia



I suoi capelli vermigli mi lasciarono in pace. Una volta per tutte. Non credevo fosse così sanguinaria. Ma si sa. L'Altra Me è imprevedibile. Si trasforma in tutto ciò che mi è momentaneamente contrario. Se sono felice, lei è triste, se sono forte, lei è fragile, se sono arrabbiata lei è docile. Eppure...stavolta non ero arrabbiata...o almeno cercavo di non esserlo. Lei invece era diventata una belva furiosa, assetata di sangue. Voleva distruggere tutto, voleva distruggere anche me. Ma io ho combattuto il più che ho potuto per salvarmi. 

C'é mancato poco. 
Ma ora se n'é andata. E' questo che conta. 

Quanto mi mancano i rituali di qualche anno fa...
Non ne faccio più in gruppo. Mi sentivo bene. Non che adesso mi senta male praticando da sola, anzi...

Ma quell'atmosfera insieme alle mie sorelle streghe era tutta un'altra cosa. 
Più che altro mi manca mia madre Lilith. Lilith è la mia compagna, colei che mi ha insegnato un'infinità di cose, in confronto a coloro che mi hanno "iniziato" alla magia. 

E' la mia sorella d'Arte. E non solo di Arte Magica, ma di Arte in generale. Sentirmi dire da lei che divento sempre più brava nel disegno è qualcosa di veramente gratificante, perché é come se fosse stato un modello da seguire per me. Ho imparato tanto da lei. Veramente tanto. Molte cose di me che ho cambiato, le ho cambiate grazie a te. Grazie, mamma. 
Non ci vediamo da...credo più di un anno fa. Mi manca da morire. Purtroppo è sempre indaffarata. Ma so di essere sempre nel suo cuore, perché, anche se lontana, me lo fa capire in una miriade di modi. E voglio che sappia che anche lei è nel mio, sempre. Ovunque vada. Ovunque mi trovi, tu sei con me, Lilith. 

Ora sono le tue ciocche vermiglie a cospargersi nella mia mente. Mi hai insegnato che la cosa più importante nella mia vita sono io. Mi hai insegnato come aprire "l'altro occhio", mi hai insegnato a "sentire", ad ascoltare il silenzio, la magia dentro di me, a percepire tutto, mi hai reso 'sensibile', cosa che non capivo molto bene all'inizio del mio cammino con quei due sciagurati dei miei ex-compagni. Con te riuscii a vedere il mio primo fantasma. Mi hai insegnato a stare attenta, più di quanto lo fossi prima. Tutto ciò che sono, è vero che era ancora celato nel grembo del mio Io sopito, ma se l'ho sviluppato, lo devo a te. 
Ecco, perché sei la mia mamma. Sei tu che mi hai cresciuta. 

Vorrei, che non fossimo lontane, vorrei che vivessimo insieme, ti ricordi quando praticavamo, mamma?
Ricordi, cosa abbiamo provato a praticare insieme? 

Fu qualcosa di meraviglioso. Due pezzi di un puzzle che si incastravano alla perfezione. Mi sentivo straordinariamente. Le fate danzavano intorno a noi e le fronde degli alberi e le piante si muovevano a ritmo del nostro cantare magico. Era una bellissima energia. Vorrei riviverla come allora. Vorrei rivedere con te Villa D'elbeuf. Ricordi Villa D'elbeuf?

E' ancora in piedi. Più la guardo dal balcone di casa mia, più sento che non morirà mai. Non so perché ma ho questa sensazione. Mi trasmette, questa sensazione. 

Sarà malandata, sarà piena di macerie, sarà piena di drogati, di preservativi usati, di spazzatura, di frantumi di vecchi incendi o attuali, di spettri, di maledizioni...ma per me, quella villa è bellissima, e quantinuerà ad esserlo. La mia Casa. La nostra Casa. 
Lilith, io ti aspetterò. O meglio, verrò io da te. Faremo un'infinità di rituali insieme, tra qualche mese, vedrai. Sarà tutto come ai vecchi tempi. 

Ti voglio bene, mamma. 
 

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Fasi Lunari...)O(

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