Inciampo in una strada diversa e soffro di vertigini in un basso emisfero stellato. D'improvviso è tutto vuoto, d'improvviso è tutto silente, d'improvviso è buio, è gelido, informe, conforme, indistinto, rumoroso nel suo torbido silenzio, talmente frenetico da sembrare fermo. Lo spazio è talmente grande da opprimermi e io guardo in ogni punto davanti a me anche se continuo a non individuare nulla. Sono sola. Sono fragile. Sono una bambina viziata che, trovandosi in un bosco tortuoso, dopo aver voluto affrontare sconsideratamente le tenebre, si aggira in lacrime tra gli alberi chiamando la mamma tra grida e singhiozzi alla disperata ricerca della strada di casa...
Vorrei elevarmi ad un grado che non mi si addice solo per poter aiutare chi ho amato e amo ancora. Ma appunto non essendo in grado...sono incapace di fare qualsiasi cosa...se non di aiutare soltanto me stessa. E finora...non è che abbia avuto elargito successo. Vorrei poterti stare accanto...vorrei poter alleviare quel tuo dolore. Ma come sai siamo destinate ad affrontare la vita in cima a due emisferi diversi ed opposti che non potranno incontrarsi per molto tempo...sofferenti dello stesso male, private dello stesso conforto.
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