lunedì 16 giugno 2014

Limiti

Cresco. La visione della realtà ha più senso adesso. Tutto corrisponde ad un quadro composto da tutti i suoi elementi fondamentali, ognuno dei quali ha assunto un ruolo e una funzione nel proprio contesto e nel proprio tempo.  Elementi  e ruoli ciclicamente variabili.
Ricordo il sapore del sale, aspro ed etereo e ricordo il sole, così soffocante per la mia pelle e così accecante per i miei occhi.
Guardo adesso lo stesso sole e mi sto accorgendo di quanto spessa è diventata la mia pelle. Il suo calore è diventato un velo piacevolmente carezzevole. La sua luce è per me una protezione e una vibrazione di  vitalità che mi trasmette cancellando ogni mio desiderio di morire.
Ho superato me stessa cadendo nell’Oblio.
Mi sto accorgendo che la Legge d’attrazione sta funzionando sempre più nella mia vita. Pian piano imparo a gestirla. Un mio amico mi disse ‘Questa è la tua realtà, e come tale è formata da ologrammi che solo e soltanto la tua mente ha potuto creare ’ . Io gli risposi che non siamo solo ologrammi, gli uni nella realtà dell’altro, e che non è così facile, con uno schiocco di dita cancellare qualcuno per poi invitare qualcun altro al suo posto, che siamo persone fatte di carne ed ossa.
Sono vere entrambe le cose. Siamo ologrammi, ma siamo anche persone reali. Siamo elementi, o viandanti, ognuno con una realtà che gli orbita attorno e nel momento in cui alcune realtà si incontrano con altre, vuol dire che , in qualche modo, quelle determinate realtà avranno qualcosa di simile. Siamo come tanti piccoli universi che, girando ognuno attorno al proprio asse, collidiamo fra noi trovando ciò che avevamo chiesto o ciò di cui avevamo bisogno di imparare. Tutto riguarda principalmente il movimento circolare e ciclico dell’infinito. Tutto ha un proprio centro, tutto ha un proprio universo, tutto orbita attorno ad altri universi e altri universi orbitano attorno ad altri universi, all’infinito. La quotidianità in cui viviamo è una mente. La realtà che ci circonda è una mente, il mondo su cui viviamo è una mente, menti in una grande mente, e così discorrendo il resto dei pianeti del sistema solare sono altre menti formate da altre menti, che orbitano in una enorme mente che è l’Universo stesso. Non dobbiamo mai dimenticare di estendere il nostro ‘universo’. Più pensiamo in grande, più trasmutiamo i nostri limiti, più saremo forti, consapevoli, aperti ad un mondo più grande. Le paure sono limiti. La nostra rabbia è un limite. L’ignoranza è un limite da non sottovalutare. E soprattutto la presunzione, il sentirsi superiori, il sentirsi consapevoli  o in qualche modo migliori di qualcun altro è un errore che francamente non mi piace affatto ma che molti si sentono in diritto di commettere. Una cosa che dobbiamo imparare è che, anche se abbiamo 7000 anni di esperienza alle spalle, o 9'000'000 o miliardi di esperienza alle spalle, non abbiamo imparato abbastanza, perché l’universo è infinito. Ma soprattutto…per quanto potremo essere vecchi e consapevoli, per chi non ha la nostra stessa consapevolezza…dobbiamo avere il rispetto, lo stesso e identico rispetto che daremmo ad un nostro ‘pari’. Non esiste la superiorità, non esiste un premio per chi diventa martire, non esiste un premio o una promozione spirituale se diventiamo più consapevoli. Esisti tu, esistono gli altri, esiste il fatto che tu devi fare ciò di cui hai bisogno per poter capire e comprendere. Per poter essere felice. Per trasformarti. A cosa serva questo ciclo infinito e graduale esattamente non lo so. So soltanto che è naturale. Fa parte dell’universo. Il bene e il male fanno parte dell’universo, non esiste un conflitto vero e proprio fra queste due entità. Esiste semplicemente il fatto che sono due poli opposti che si scontrano e reagiscono l’uno contro l’altro. Con un polo noi ci troviamo bene, stiamo bene, viviamo bene, con l’altro invece siamo all’inferno e sviluppiamo tutti i nostri lati più distruttivi, tirando fuori l’odio che abbiamo per noi stessi. La questione è che servono entrambi. Senza lo Yin , lo Yang non ha alcun significato. Per poter essere nella luce e consapevole, devi aver assaporato il buio delle Tenebre più oscure e averne compreso l’essenza superando te stesso e cambiando il punto di vista della tua realtà per accedere a una realtà nuova e superiore a quella di prima. Rivoluzione nella rivoluzione, non esiste una rivoluzione giusta e una sbagliata. Sono tutte necessarie alla risoluzione di sé, per trovare una soluzione ‘migliore’, o di un altro livello.
Ma a questo punto viene naturale il sorgere di una domanda…
Se non esiste la superiorità o l’inferiorità, come prima detto,come mai allora si parla di livelli?
Sembra un ragionamento contraddittorio.
In realtà è la comprensione di qualcosa che prima d’ora era stato difficile comprendere. Il coesistere di un concetto e del suo contrario.
Esiste un percorso spirituale che porta ognuno a crescere e raggiungere una ‘dimensione’ superiore, ma questo non vuol dire che esista una ‘gerarchia’ spirituale, solo una consapevolezza spirituale maggiore man mano che si cresce. Questo inoltre non stabilisce che uno più consapevole sia ‘superiore’ a qualcun altro meno consapevole. O in qualche modo uno più ‘consapevole’ abbia più diritto o l’onere di insegnare agli altri meno consapevoli solo perché ha una comprensione maggiore delle cose. Anche perché se uno assumesse quest’atteggiamento…io non lo riterrei il ‘maestro’ che si ritiene.
Ciò che ho imparato soffrendo è stato…che non devo più scappare dalle situazioni per migliorarle. Voglio dire…sì, è sano staccarsi da una situazione troppo pesante…ma non devo più tagliare i rapporti con quelle situazioni. Non posso solo scappare e basta, dimenticandomi di tutto. Devo affrontare ciò che mi spaventa di più: il dolore. Per quanto possa essere insopportabile…devo affrontarlo e devo razionalizzarlo, nel senso che devo vederlo per quello che è, rassegnarmi all’idea che ci sarà qualsiasi cosa io faccia e…che in realtà sono perfettamente capace di reggerlo…
La morte non è più un mio desiderio. La morte in realtà è una scappatoia. E’ troppo facile suicidarsi quando si prova tanto dolore. Così facile che nemmeno te ne accorgi che stai sprofondando. Sei convinto (poi non è detto che sia sempre così) che stai ancora combattendo, che stai resistendo. Ma in realtà ti stai solo facendo consumare dal tempo fin quando l’ultima goccia del tuo sangue non verrà prosciugata e avrai la soddisfazione di dire ‘ho fatto tutto quello che potevo, non potevo fare altro’. Stronzate. E’ quel limite che dobbiamo superare e non ce ne rendiamo conto. Ogni limite che possiamo superare dobbiamo superarlo. Dobbiamo trovare la forza di non diventare pazzi in un mondo che abbiamo costruito noi stessi al fine stesso di diventare pazzi. Eggià.
Che rottura di cazzo, eh?
Ma c’è una cosa che secondo me ancora non vi è chiara, ragazzi. Tutto quello che riceviamo dalla vita…indovinate un po’ chi è il responsabile…?



Ribadisco. Eggià.


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Fasi Lunari...)O(

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