Cresco. La visione della realtà ha più
senso adesso. Tutto corrisponde ad un quadro composto da tutti i suoi elementi
fondamentali, ognuno dei quali ha assunto un ruolo e una funzione nel proprio
contesto e nel proprio tempo.
Elementi e ruoli ciclicamente
variabili.
Ricordo il sapore del sale, aspro ed
etereo e ricordo il sole, così soffocante per la mia pelle e così accecante per
i miei occhi.
Guardo adesso lo stesso sole e mi sto
accorgendo di quanto spessa è diventata la mia pelle. Il suo calore è diventato
un velo piacevolmente carezzevole. La sua luce è per me una protezione e una
vibrazione di vitalità che mi trasmette
cancellando ogni mio desiderio di morire.
Ho superato me stessa cadendo
nell’Oblio.
Mi sto accorgendo che la Legge d’attrazione sta
funzionando sempre più nella mia vita. Pian piano imparo a gestirla. Un mio
amico mi disse ‘Questa è la tua realtà, e come tale è formata da ologrammi che
solo e soltanto la tua mente ha potuto creare ’ . Io gli risposi che non siamo
solo ologrammi, gli uni nella realtà dell’altro, e che non è così facile, con
uno schiocco di dita cancellare qualcuno per poi invitare qualcun altro al suo
posto, che siamo persone fatte di carne ed ossa.
Sono vere entrambe le cose. Siamo
ologrammi, ma siamo anche persone reali. Siamo elementi, o viandanti, ognuno
con una realtà che gli orbita attorno e nel momento in cui alcune realtà si
incontrano con altre, vuol dire che , in qualche modo, quelle determinate
realtà avranno qualcosa di simile. Siamo come tanti piccoli universi che,
girando ognuno attorno al proprio asse, collidiamo fra noi trovando ciò che
avevamo chiesto o ciò di cui avevamo bisogno di imparare. Tutto riguarda
principalmente il movimento circolare e ciclico dell’infinito. Tutto ha un
proprio centro, tutto ha un proprio universo, tutto orbita attorno ad altri
universi e altri universi orbitano attorno ad altri universi, all’infinito. La
quotidianità in cui viviamo è una mente. La realtà che ci circonda è una mente,
il mondo su cui viviamo è una mente, menti in una grande mente, e così
discorrendo il resto dei pianeti del sistema solare sono altre menti formate da
altre menti, che orbitano in una enorme mente che è l’Universo stesso. Non
dobbiamo mai dimenticare di estendere il nostro ‘universo’. Più pensiamo in
grande, più trasmutiamo i nostri limiti, più saremo forti, consapevoli, aperti
ad un mondo più grande. Le paure sono limiti. La nostra rabbia è un limite.
L’ignoranza è un limite da non sottovalutare. E soprattutto la presunzione, il
sentirsi superiori, il sentirsi consapevoli
o in qualche modo migliori di qualcun altro è un errore che francamente
non mi piace affatto ma che molti si sentono in diritto di commettere. Una cosa
che dobbiamo imparare è che, anche se abbiamo 7000 anni di esperienza alle spalle,
o 9'000'000 o miliardi di esperienza alle spalle, non abbiamo imparato
abbastanza, perché l’universo è infinito. Ma soprattutto…per quanto potremo
essere vecchi e consapevoli, per chi non ha la nostra stessa
consapevolezza…dobbiamo avere il rispetto, lo stesso e identico rispetto che
daremmo ad un nostro ‘pari’. Non esiste la superiorità, non esiste un premio
per chi diventa martire, non esiste un premio o una promozione spirituale se
diventiamo più consapevoli. Esisti tu, esistono gli altri, esiste il fatto che
tu devi fare ciò di cui hai bisogno per poter capire e comprendere. Per poter
essere felice. Per trasformarti. A cosa serva questo ciclo infinito e graduale
esattamente non lo so. So soltanto che è naturale. Fa parte dell’universo. Il
bene e il male fanno parte dell’universo, non esiste un conflitto vero e
proprio fra queste due entità. Esiste semplicemente il fatto che sono due poli
opposti che si scontrano e reagiscono l’uno contro l’altro. Con un polo noi ci
troviamo bene, stiamo bene, viviamo bene, con l’altro invece siamo all’inferno
e sviluppiamo tutti i nostri lati più distruttivi, tirando fuori l’odio che
abbiamo per noi stessi. La questione è che servono entrambi. Senza lo Yin , lo
Yang non ha alcun significato. Per poter essere nella luce e consapevole, devi
aver assaporato il buio delle Tenebre più oscure e averne compreso l’essenza
superando te stesso e cambiando il punto di vista della tua realtà per accedere
a una realtà nuova e superiore a quella di prima. Rivoluzione nella rivoluzione,
non esiste una rivoluzione giusta e una sbagliata. Sono tutte necessarie alla
risoluzione di sé, per trovare una soluzione ‘migliore’, o di un altro livello.
Ma a questo punto viene naturale il
sorgere di una domanda…
Se non esiste la superiorità o l’inferiorità,
come prima detto,come mai allora si parla di livelli?
Sembra un ragionamento
contraddittorio.
In realtà è la comprensione di
qualcosa che prima d’ora era stato difficile comprendere. Il coesistere di un
concetto e del suo contrario.
Esiste un percorso spirituale che
porta ognuno a crescere e raggiungere una ‘dimensione’ superiore, ma questo non
vuol dire che esista una ‘gerarchia’ spirituale, solo una consapevolezza
spirituale maggiore man mano che si cresce. Questo inoltre non stabilisce che
uno più consapevole sia ‘superiore’ a qualcun altro meno consapevole. O in
qualche modo uno più ‘consapevole’ abbia più diritto o l’onere di insegnare
agli altri meno consapevoli solo perché ha una comprensione maggiore delle
cose. Anche perché se uno assumesse quest’atteggiamento…io non lo riterrei il
‘maestro’ che si ritiene.
Ciò che ho imparato soffrendo è
stato…che non devo più scappare dalle situazioni per migliorarle. Voglio
dire…sì, è sano staccarsi da una situazione troppo pesante…ma non devo più
tagliare i rapporti con quelle situazioni. Non posso solo scappare e basta,
dimenticandomi di tutto. Devo affrontare ciò che mi spaventa di più: il dolore.
Per quanto possa essere insopportabile…devo affrontarlo e devo razionalizzarlo,
nel senso che devo vederlo per quello che è, rassegnarmi all’idea che ci sarà
qualsiasi cosa io faccia e…che in realtà sono perfettamente capace di reggerlo…
La morte non è più un mio desiderio.
La morte in realtà è una scappatoia. E’ troppo facile suicidarsi quando si prova
tanto dolore. Così facile che nemmeno te ne accorgi che stai sprofondando. Sei
convinto (poi non è detto che sia sempre così) che stai ancora combattendo, che
stai resistendo. Ma in realtà ti stai solo facendo consumare dal tempo fin
quando l’ultima goccia del tuo sangue non verrà prosciugata e avrai la
soddisfazione di dire ‘ho fatto tutto quello che potevo, non potevo fare
altro’. Stronzate. E’ quel limite che dobbiamo superare e non ce ne rendiamo
conto. Ogni limite che possiamo superare dobbiamo superarlo. Dobbiamo trovare
la forza di non diventare pazzi in un mondo che abbiamo costruito noi stessi al
fine stesso di diventare pazzi. Eggià.
Che rottura di cazzo, eh?
Ma c’è una cosa che secondo me ancora
non vi è chiara, ragazzi. Tutto quello che riceviamo dalla vita…indovinate un
po’ chi è il responsabile…?
Ribadisco. Eggià.