mercoledì 29 dicembre 2010

Il Cammino a piedi nudi



La nebbia era sbiadita. Il freddo era talmente pungente che goccie di sangue scendevano dalle spaccature delle mani screpolate.
Le spalle nude, i piedi nudi, solo il corpo era coperto.Un velo nero occultava i suoi seni bianchi e le sue ginocchia di neve, che si accomunavano insieme al paesaggio tutt'intorno.


Le foglie secche, a terra, erano umide. E i piedi poggiavano su di esse come un fachiro si sdraia su un letto di chiodi. Non sentiva nulla.
Non più ormai.


 Lei è diventata parte della foresta. Lei è nel cuore di essa, e mai si allontanerà dai suoi alberi e dalle sue fronde.
E lei divenne la foresta.


 I suoi occhi blu, penetranti guardavano al medesimo colore che inondava il cielo stellato. Una notte fredda. Una notte nera.


I suoi capelli, neri e ribelli erano alzati dal vento come in un fiume in piena.
 Si sentiva leggera. Era un tutt'uno con l'aria.
E lei divenne l'aria. 




La forza turbinosa dei venti del Ovest la trasportò insieme alle foglie secche del gelido inverno, mentre le silfidi reggevano le piume che sotto di lei fungevano da pavimento invisibile.




Le dolci e trasparenti fanciulle dei venti la condussero verso gli oceani. E come nelle acquee del grembo materno ella cadde nel blu profondo.
E dunque divenne l'acqua.





Si arricciò su sè stessa sentendo il calore di amorevoli mani materne che le accarezzavano i lunghi capelli fluttuanti.
Si sentiva al sicuro e in pace col mondo, come un bambino nel ventre della sua genitrice.




Non poté più parlare. L'acqua glielo impediva. Ma lei respirava.
Respirava il fuoco della vita.
Così, dall'acqua s'innalzò un vortice incandescente.
E lei divenne fiamma.



La sua voce si ode, anche attraverso i sussurri,
lo scintillio di campanelle e lo sciabordio delle onde.
Lei cammina, senza sosta.
Lei vi osserva, senza sosta.
Lei vi ammira e vi nutre, senza sosta.
La Dea.


venerdì 10 dicembre 2010

Gothic Girl


''Nei reconditi anfratti dei miei lontani ricordi fluttuano candide dame in compagnia di esseri sventurati, fra la malinconica nostalgia dei rimpianti, fra centinaia di fredde e scheletriche statue... Il palpito immortale dei miei aneliti mi portò a sconfinati altopiani di foglie morte, inverni desolati e leggendari castelli. Fu in un cupo, interminabile corridoio che iniziai il mio cammino, da lì corsi attraversando centinaia d'antiche cripte nella cui suadente oscurità mi persi, immersa nella bellezza di languidi sguardi. Fino ad allora, le mie dame non incontrarono la strada del bosco, perché sempre rimasero in letargo fra le mura di mille fortezze e cupe magioni, tormentate da bestie grottesche nelle sotterranee segrete dei miei sogni."

Victoria Francés, Lacrime di pietra, Favole vol.1





Gothic Girl


domenica 5 dicembre 2010

Silvio Vaffanculo.

 

Non sono i popoli a dover avere paura dei loro governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli.

da V per Vendetta

mercoledì 1 dicembre 2010

Tracce di memoria...e goccie di immotivata tristezza


 


La mia forza risiede nella mia pazienza e nella mia pacatezza. Dico sempre che si deve andare avanti. Dico sempre che c'è comunque un lato di luce in tutto ciò che facciamo solo che è più difficile vederlo perchè la nebbia lo nasconde.
Eppure, a volte, la nebbia prende anche il mio campo visivo. Io sono felice della mia vita. Perchè se non fossi felice che motivo ci sarebbe di continuarla se vita non sarebbe?
Sono sempre grata a Madre Terra per avermi dato i poteri di cui dispongo. Intenderò utilizzarli e sfruttarli al meglio per poter aiutare il mondo a guarire dalle sue innumerevoli ferite. Infondo, se aiutiamo il mondo per tutti, in quei tutti siamo inclusi anche noi stessi in prima persona. Questo, molta gente, accecata non dalla nebbia ma dalla paura, non lo concepisce e forse mai lo capirà. Io non mi arrenderò mai e poi mai, finché vivo. E' una parola d'onore. E' una parola di strega.
Dunque io nutro la speranza che i miei amici più stretti non mi abbandonino. Chiedo solo questo, perchè è da voi che la mia forza deriva. Da nient'altro. Voi siete la mia forza. L'amore è la nostra forza. Non l'amore per la persona che possiede il nostro cuore, ma l'amore in generale. L'amore che lega tutti e che troppo spesso è sostituito dal rancore. Se si riuscisse a capire questo si eviterebbero una miriade di problemi inetti.
Vi voglio bene. A tutti voi. Vi ringrazio per essermi rimasti vicino nel momento del bisogno e vi ringrazio per essere miei amici. E ringrazierò sempre gli amici che verranno.
A mia volta io prometto che non vi abbandonerò. Mai.


Fasi Lunari...)O(

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